FlyTorino incontra Sagat
Ieri ho partecipato all’interessantissimo incontro organizzato da FlyTorino per parlare dello sviluppo di Caselle con Sagat (qui il link al post dedicato all’evento sul sito FlyTorino). L’incontro è stato reso oltremodo interessante dall’intervento dell’AD di Sagat Barbieri.
In effetti è stato il mattatore della serata, dando degli interessanti spunti su quelle che sono state le strategie seguite fino a questo momento per lo sviluppo del traffico e qualche spiegazione sull’impossibilitá di avere una base Ryanair a Torino.
Qui i punti che mi sono segnato:
- Torino non avrà mai voli intercontinentali, piuttosto si sta puntando al collegamento con grandi hub. Sotto questo punto di vista si cerca la collaborazione con qualche compagnia che colleghi il Portogallo, che aprirebbe lo sbocco sulla regione sudamericana. La difficile situazione di TAP al momento non promuove l’iniziativa, si sta cercando di parlare con altri vettori.
- Con Ryanair non si apre nè si aprirà mai un tavolo per l’apertura della base in quanto per quello che si è capito la stessa compagnia è interessata ad aprire solo a certe condizioni (incentivi) che sono quantomai impensabili nella situazione in cui si trova attualmente Caselle ed in generale la Regione. Barbieri punta anche il dito contro l’operazione fatta in tal senso dalla Regione Puglia, che ha foraggiato in maniera insensata le casse Ryanair (si parla di 30 Milioni di €) a spese dei contribuenti
- L’AD ha spiegato la strategia di cercare nuovi interlocutori ed in questo senso s’inquadra l’ingresso della società rumena BlueAir che dal prossimo anno collegherà Torino con molte destinazioni europee ampliando sostanzialmente l’offerta attuale (Atene, Madrid, Stoccarda, Londra), oltre ad essere un partner che si è dimostrato disponibile anche sul versante interno (vedi collegamenti con Roma, Bari, Lamezia e Catania). Qui il comunicato ufficiale.
- L’AD ha inoltre spiegato come la strategia sia quella di non legarsi mani e piedi con un solo operatore ma avere un ampio ventaglio di vettori (attualmente 25% traffico gestito da Ryanair e 24% da Alitalia). Questo il senso dell’operazione di scouting verso nuove compagnie aeree che possano effetivamente aiutare lo scalo a incrementare il numero di passegeri mantenendo comunque un buon equilibrio fra low cost e compagnie tradizionali.
- Barbieri ha inoltre spiegato come Torino soffra da molto tempo sull’incoming… si dovrebbe lavorare molto di più su quell’aspetto, al momento non risulta una regione molto attrattiva, anche se rispetto ad altre destinazioni italiane è più destagionalizzata.
- L’incremento di traffico registrato in questi ultimi anni continuerà anche l’anno prossimo con previsione di arrivare a fine 2016 a 4Milioni passegeri/anno, che sarebbe il risultato massimo e fisiologico che Caselle può ottenere anche calcolando il bacino d’utenza e la presenza dei vicini aeroporti. Barbieri ha indicato come vera anomalia quella di avere ben 19 aeroporti nel nord Italia.
- La concorrenza agli aeroporti vicini (Cuneo e Malpensa) sarà comunque, come è giusto che siain un’economia di mercato, spietata, come anche si è visto quest’anno nei confronti di Cuneo
- Si sta cercando di trovare partner che riescano a realizzare collegamenti Est-Ovest, identificati come tallone d’Achille dell’offerta attuale. In particolare si pensa a Venezia e Pescara, operati in modalità W.
- Lo sviluppo dell’aeroporto passa anche dalla valorizzazione dello stesso, per cui si sta creando una rinnovata area commerciale che a breve vedrà aggiungersi una nuovapizzeria napoletana.
L’incontro è stato veramente interessante; sostanziosa la presenza di spotter che hanno richiesto se si possa immaginare un’area (eventualmente anche a pagamento) dove poter tranquillamente fotografare gli aeromobili in arrivo, ricevendo peraltro una risposta possibilista.
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