PEC
Ritorniamo su un argomento spinoso che da un po’ di tempo volevo approfondire meglio: la PEC (Posta Elettronica Certificata).
Avevo letto su internet della sostanziale equiparazione della stessa alla raccomandata con ricevuta di ritorno; nella ricerca online di informazioni a riguardo, mi sono imbattuto in uno strumento messo a disposizione dal governo, a mio giudizio molto utile per la diffusione di informazioni riguardanti i rapporti fra la pubblica amministrazione ed i soggetti esterni: LineaAmica .
Proprio su questo sito, nella sezione dedicata alle risposte, trovo la risposta al quesito che mi ero posto.
A questo punto però mi chiedo, in quanto possessore di PEC, se fosse possibile utilizzare tale strumento per ‘offrire’ ad altri il servizio di raccomandata A/R virtuale, magari certificando l’identità del mittente reale con la fotocopia di un documento d’identità dello stesso. Invio quindi una mail in tal senso per chiedere delucidazioni a LineaAmica, potete trovare qui la domanda e qui la risposta.
I responsabili di LineaAmica mi hanno anche chiamato al telefono per chiarirmi meglio la situazione: mi hanno confermato che la PEC attivabile da un gestore di PEC è sostanzialmente diversa da quella fornita ad esempio gratuitamente dal governo (per la cui attivazione si deve andare alle Poste). Quest’ultima è a tutti gli effetti una via diretta di comunicazione SOLO con la PA, e tutti i documenti allegati ad una qualsiasi mail con quel tipo di servizio è come se fossero effettivamente firmati dalla persona intestataria dell’utenza.
Discorso diverso invece per la PEC standard, comprata su uno dei diversi fornitori di PEC certificati. In questo caso si può considerare a tutti gli effetti la PEC come un ‘vettore certificato’, con il quale abbiamo la certezza di poter dimostrare di aver effettivamente inviato la comunicazione. Per l’ipotesi che facevo io sull’utilizzo della mia PEC da parte di terzi, gli esperti di LineaAmica mi confermano che è effettivamente possibile tale utilizzo, con l’accortezza di allegare alla PEC un documento di identità della persona che voglia inviare la comunicazione più un documento firmato dallo stesso che espliciti la procura specifica per l’operazione che si vuole compiere con tale messaggio.
Da notare il notevole risparmio in termini di soldi , in quanto il mio fornitore di servizio PEC la propone a 5€/anno, quindi al secondo utilizzo per l’invio di una comunicazione che prima avrebbe necessitato l’utilizzo di una raccomandata A/R si è già risparmiato (costo raccomandata A/R 1 foglio – 4,10€).
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